La sfida dei SEO marketer vs intelligenza artificiale.
I content manager spesso faticano a tenere il passo con l’algoritmo di Google, la differenza tra vincere e perdere la partita della SEO è minima, e questo rende la search engine optimization una vera sfida.
Le persone si affidano ai motori di ricerca per trovare i contenuti che desiderano, e le pagine web che si posizionano ai primi posti nella SERP per una parola chiave possono rendere le aziende molto più competitive sul mercato.
Le principali sfide di SEO che i marketer dovranno affrontare nel 2023 sono inevitabilmente con i cambiamenti dell’algoritmo di Google e con l’intelligenza artificiale.
Google modifica il suo algoritmo di ricerca più volte all’anno, il che può influire sul traffico verso i siti. I cambiamenti di solito premiano i contenuti di qualità pertinenti alle keywords. Tuttavia, l’algoritmo valuta molte altre variabili, e gli specialisti faticano a tenere il passo con i cambiamenti.
“Nel 2022, abbiamo visto una diminuzione del 20% del traffico organico su tutti i nostri clienti, il che è un po’ preoccupante”, ha detto Gracie DeSantis, inbound marketing specialist di Vye. “È come se ci chiedessimo: ‘È colpa nostra o dei cambiamenti del famigerato algoritmo?’
I team di marketing non possono controllare il software di Google, ma possono gestire le risposte ai cambiamenti.
Recentemente, il guru del SEO Neil Patel, ha spiegato che gli algoritmi di Google favoriscono i marchi consolidati, e pertanto i marketer dovrebbero considerare la costruzione del marchio come una strategia di SEO.
Intelligenza Artificiale
Quasi ogni settore utilizza l’Intelligenza Artificiale in qualche modo e il marketing non fa eccezione. Anche se gli strumenti SEO alimentati dall’AI possono aiutare i marketer a trovare keywords vincenti, spesso faticano a produrre da soli contenuti credibili graditi da Google.
“Al momento è difficile far scrivere un intero articolo all’AI, perché la tecnologia non è ancora pronta”, ha detto Dale Bertrand, fondatore di Fire&Spark. “Siamo certi però che andrà nella direzione sbagliata”.
Nonostante la sua incapacità di scrivere post realistici, l’Intelligenza Artificiale può comunque aiutare i copy a creare contenuti. Ad esempio, può generare tag, titoli, sottotitoli e altri elementi SEO che i writer possono modificare, aggiungere e sviluppare.
“In passato, quando scrivevo un articolo, sceglievo una parola chiave, poi scrivevo l’articolo”, ha detto Bertrand. “Ora, lancio uno strumento come ChatGPT con una parola chiave e interagendo con lui, ottengo un contenuto completo. Dovrò solo fare qualche modifica ed il gioco è fatto”.
Contenuti di alta qualità e brand awareness. Gli strumenti di intelligenza artificiale possono aiutare a semplificare il processo di creazione di contenuti, ma i marketer devono indirizzarli nella giusta direzione sviluppando un piano strategico a lungo termine che rafforzi il Brand.